Il pellegrinaggio è un viaggio a scopo religioso culminante nella visita a un "luogo sacro", considerato sede di forze soprannaturali dove è più facile il contatto con il divino.
(Le esposizioni universali sono luoghi di pellegrinaggio al feticcio merce. "L’Europa si è mossa per vedere delle merci", dice Taine nel 1855… Le esposizioni universali trasfigurano il valore di scambio delle merci; creano un ambito in cui il loro valore d’uso passa in secondo piano; inaugurano una fantasmagoria in cui l’uomo entra per lasciarsi distrarre. L’industria del divertimento gli facilita questo compito, sollevandolo all’altezza della merce. Egli si abbandona alle sue manipolazioni, godendo della propria estraniazione da sé e dagli altri… La fantasmagoria della civiltà capitalistica tocca la sua espansione più radiosa nell’esposizione universale del 1867…. – Walter Benjamin).
Il pellegrinaggio è un viaggio a scopo religioso culminante nella visita a un "luogo sacro", considerato sede di forze soprannaturali dove è più facile il contatto con il divino. I nostri antenati nomadi, vagando alla ricerca di cibo, notavano con la loro chiaroveggenza naturale le differenze elettromagnetiche della terra per cui sorgenti d’acqua o caverne umide diventavano sedi dove incontrare demoni femminili oppure forre e soffioni sulfurei dove avvicinare quelli maschili.
Poi vennero le religioni razziali con i sacrifici di sangue per cui il luogo del pellegrinaggio divenne "la pietra", l’altare bagnato di sangue; da questa si passò al tempio che conteneva la pietra. Tranne una pausa determinata dalla rivoluzione del cristianesimo gnostico che indicava il viaggio come percorso tutto interno alla spiritualità dell’uomo: "Pietro su questa pietra…", dall’ottavo secolo il pellegrinaggio esteriore riprende vigore e non si ferma più.
Nel XX° secolo la globale religione del dio "Denaro" impone che l’uomo si faccia merce; sacrifichi la sua umanità al dio, quindi deve "andare" in ogni luogo, tempio della merce, merce tra merci. L’ideale del 19° secolo che vedeva nella produzione industriale la tecnica per risolvere ogni problema è decisamente superato; oggi la tecnica serve a creare i problemi, altrimenti non servirebbe a produrre denaro. L’energia, le materie prime, il cibo, i soldi sono sempre più costosi, a "gloria eccelsa" per il denaro che manifesta tutta la sua potenza.
L’Expo del 2015 a Milano dedicato all’alimentazione, giocherà il suo ruolo di modernariato, con un sentore mistificatorio: rendere il cibo tutto marchiato OGM, abbattendo le ultime resistenze economiche.
Privatizzato il cibo, le multinazionali finanziarie potranno trasformare la fame, in denaro. Il pellegrino contemporaneo se vuole trovare un luogo dove è più facile il contatto con il "divino" deve andare in "banca", il tempio della finanza e vendersi.