L’Aria e il linguaggio umano
L’aria con la sua capacità di espansione e compressione è il mezzo più idoneo per trasmettere la vibrazioni sonore e in particolare le vibrazioni del linguaggio umano. Nell’atto del parlare l’aria che attraversa le corde vocali e gli altri organi della fonazione, gola, palato, lingua, labbra, naso, viene messa in vibrazione e si creano al suo interno delle forme e dei suoni. Le forme sono forme d’aria e sono rilevabili con i noti esperimenti dei getti d’aria o delle fiamme sensibili. I suoni sono percepiti tramite il senso dell’udito. Forme e suoni sono elementi costitutivi del linguaggio e trovano espressione nelle vocali e nelle consonanti. Le prime si formano nel gioco delle corde vocali con il flusso d’aria che attraversa la laringe, le seconde si creano nel gioco di passaggi che interessa gola, bocca e naso.
Ad ogni vocale e ad ogni consonante corrisponde una forma ed un suono ben definiti che sono uguali in tutti gli alfabeti e che si possono interpretare visibilmente tramite l’euritmia.
L’Euritmia è un’arte del movimento in cui si vuole portare ad espressione forme e suoni del linguaggio.
Sono le stesse forme che in natura si possono osservare nel processo di crescita delle piante ed in genere nel ciclo evolutivo di ogni essere vivente: così se noi prendiamo in considerazione la pianta nel suo ciclo dalla germinazione alla fioritura, possiamo abbinare ad ogni fase del ciclo una lettera dell’alfabeto. In particolare, alle consonanti possiamo abbinare tutta la molteplicità delle singole forme o configurazioni che assume la pianta nelle varie fasi di sviluppo. Alle vocali possiamo abbinare le forme relative alla struttura complessiva della pianta.
Ogni pianta, ad esempio, è costituita da un asse attorno al quale tutto il resto si conforma: questo aspetto della pianta si può rappresentare con la “I”. In euritmia la I si raffigura con il drizzarsi della persona sulla spina dorsale, con le braccia tese verso l’alto e il basso come a rafforzare questa forma eretta. La I è la vocale dell’affermazione della propria individualità e compare, con leggere sfumature, in tutte le lingue. “I” in inglese, “Ich” in tedesco, “Je” in francese, “Io” in italiano.
La pianta si dispiega fino a un limite che costituisce la sua immagine o la sua forma caratteristica. Le forze di crescita si mantengono dentro a questa forma che è per la pianta come una pelle. La forza che delimita o che avvolge amorevolmente la pianta si può rappresentare con la “O”. In Euritmia viene raffigurata con le braccia in tondo che si chiudono all’estremità .
Dove si incrociano il gambo della foglia e lo stelo, alla base fogliare, lì si sviluppa la gemma. Questo aspetto della pianta si può rappresentare con la “E” e il gesto corrispondente dell’euritmia è la posizione con le braccia incrociate in atteggiamento di difesa o di protezione.
I gesti che compie l’euritmista sono ispirati dai suoni provenienti dalla modulazione delle vocali e delle consonanti.
La pianta accoglie e si conforma a un linguaggio che non è udibile all’orecchio umano, ma che riecheggia in tutto il cosmo come “linguaggio creativo universale o Verbo Cosmico”.