Novità (e conferme) sulle fibre vegetali

Novità (e conferme) sulle fibre vegetali

Le fibre presenti negli alimenti vegetali sono attive nella prevenzione di molte patologie poichè agiscono proprio sui meccanismi biologici che si trovano alla base delle stesse

Che le fibre presenti negli alimenti vegetali siano indispensabili per la nostra salute è un dato ormai acquisito da qualche decennio. Quello che comunemente si pensa è che le fibre siano utili semplicemente per facilitare la defecazione e quindi risolvere la stitichezza. Vero, ma un corretto apporto di fibre (almeno 35-40 g al giorno; la dieta usuale ne contiene circa 10-15 g) potrebbe essere importante per la prevenzione di molte patologie (metaboliche, ma non solo) anche mediante meccanismi finora inediti.

Quando la dieta contiene una buona quantità di fibre, diversi indicatori di infiammazione normalmente dosabili nel sangue (proteina C reattiva, interleuchina 6 e altri) sono ridotti in modo significativo. In altre parole, le fibre diminuiscono le infiammazioni.

Oggi la ricerca medica indaga con attenzione i processi infiammatori poiché hanno un ruolo basilare in molte malattie come le neoplasie, il diabete, la patologia cardiovascolare, ecc.
È allora chiaro che le fibre presenti negli alimenti vegetali (sia quelle solubili in acqua come le pectine della frutta e dei legumi, sia quelle insolubili come la crusca dei cereali integrali) sono attive nella prevenzione di molte patologie anche perché agiscono proprio sui meccanismi biologici che si trovano alla base delle stesse. Ricordo che per assumere la quantità di fibre consigliata non conviene aumentare a dismisura (soprattutto in questa stagione) il consumo di frutta e di verdure, ma è opportuno soprattutto mangiare con regolarità i cereali in forma integrale e qualche porzione (anche modesta, ma frequente, meglio se giornaliera) di legumi.


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