Quali i rimedi naturali per combattere questi disturbi?
Molto vicina all'oligoterapia è la litoterapia (1). Questa bioterapia pur avendo un vasto campo di applicazione si è rivelata particolarmente utile per l'apparato osteoarticolare. E' noto che numerosi disturbi hanno come origine un deficit enzimatico, causa di alcune devianze metaboliche. Sappiamo ad esempio che l'osteoporotico e lo spasmofilo ricevono quasi sempre adeguate quantità di fosforo e di calcio, riscontrabili anche dai rispettivi tassi nel sangue, ma questi soggetti si comportano come se questi elementi fossero carenti. Tutto si svolge come in presenza di un blocco, detto anche chelazione, per cui gli ioni interessati sono impediti a partecipare ai vari metabolismi.
Lo ione metallico in mezzo ad una molecola organica è rinserrato come da una pinza di granchio (chele).Questi processi di chelazione di ioni metallici e metalloidici sono oggi dei fenomeni più frequenti che in passato a causa dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e dei cibi e anche per l'uso massiccio di farmaci chimici da parte della popolazione.La "Litoterapia dechelatrice", ha lo scopo di liberare gli ioni chelati mediante la somministrazione di minerali e rocce diluiti omeopaticamente. Il tutto si basa sull'analogia strutturale cristallina tra il minerale ed il chelato. Si tratta quindi di un vero e proprio rimedio omeopatico quello che con questa metodica viene somministrato. La diluizione frequentemente più usata è la D8 che si è dimostrata più valida per la maggior costanza di risultati conseguiti; la forma più utilizzata è la fiala, da assumere per via sublinguale a giorni alterni, saltando un giorno alla settimana.
La Litoterapia dechelatrice, ha un campo di applicazione molto vasto ed anche per l'apparato osteoarticolare ha dimostrato di essere particolarmente utile, specialmente quando è associata ad altre bioterapie, in particolare alla Gemmoterapia. Di questa utilissima metodica ci occuperemo nei prossimi articoli, per il momento diamo alcune indicazioni sui litoterapici utili per i disturbi osteoarticolari.
– FELDSPATO QUADRATICO è indicato per tutte le forme di artrite (vertebre, anche, ginocchia etc.), per l'artrite e le forme di decalcificazione giovanile.- OSSIDIANA Artrosi cervicale- APATITE Artrosi lombare- ORPIMENTO Coxartrosi (artrosi dell'anca)- CALCARE DI VERSAILLES Osteoporosi senile (2)
– AZZURRITE Artrite e reumatismo (3)
Passando da questa peculiare tecnica omeopatica che utilizza le rocce e i minerali ai preparati omeopatici più in generale, ricordo che l'omeopatia dovrebbe essere rivolta al soggetto e non alla malattia. E' quindi possibile che un rimedio omeopatico ben scelto dall'omeopata possa colpire il bersaglio in generale e di riflesso comportare non trascurabili vantaggi a carico dell'apparato osteoarticolare anche se a prima vista ciò non sembri realizzabile. Con questa premessa intendo ricordare qui alcuni dei rimedi omeopatici più frequentemente utilizzati per problemi reumatici ed osteoarticolari.- BRYONIA è caratterizzato dall'aggravamento con il movimento- RHUS TOX è indicato quando il movimento produce miglioramento- PHYTOLACCA rimedio per i soggetti che non ottengono benefici nè da bryonia nè da Rhus Tox.- ARNICA grande rimedio dei traumatismi- DULCAMARA per persone aggravate dall'umidità. Per chi è costretto a vivere e/o lavorare in ambienti troppo umidi.- RODODENDRO rimedio di coloro che accusano aggravamento con i temporali .
Note:
(1) L'Oligoterapia utilizza gli oligoelementi puri mentre la litoterapia utilizza rocce e minerali che contengono dei complessi di elementi. Inoltre, quest'ultima metodica utilizza il metodo omeopatico della diluizione e della dinamizzazione.
(2) Si tratta di una roccia che si sfalda e si sgretola e vi è quindi analogia con le ossa dell'anziano osteoporotico.
(3) Questo minerale ricco di rame si presta molto bene a contrastare i fenomeni infiammatori.