Acqua e Cuore
Abbiamo visto come l’acqua sia diffusa su tutto il pianeta e come essa porti nutrimento alla terra stessa e a tutte le sue creature attraverso la rete idrica che va dai capillari del terreno, ai grandi fiumi, al mare e alla grande circolazione atmosferica..
Abbiamo anche visto come nell’acqua in movimento si creino una infinita varietà di forme che derivano dalla capacità della stessa di fare dei percorsi ad anse e di formare dei vortici. Abbiamo anche visto che tali forme si ritrovano riprodotte e come fissate nelle forme degli esseri viventi per cui si può dire che nell’acqua esistano gli archetipi delle forme e che attraverso ad essa tali archetipi vengano trasmessi al mondo del vivente che se ne può rivestire.
Nell’organismo umano l’organo che si identifica con il ritmo è il cuore e nel cuore possiamo vedere il lavoro sapiente dell’elemento acqua che in questo caso si chiama sangue. Goethe definisce il sangue un “succo peculiare” ed in effetti, il sangue, oltre agli archetipi relativi all’elemento acqua è portatore della componente individuale dell’uomo o meglio dell’Io. In quanto liquido ha la possibilità di sviluppare tutti gli organi, e in quanto “sangue” è espressione dell’essere spirituale sulla cui idea i singoli organi sono formati.
Il cuore in particolare incarna questi due principi. Nella sua forma si possono vedere i movimenti dell’acqua all’interno di un vortice, nella sua funzione si può vedere la funzione del sole rispetto al cosmo. Infatti, come il sole è il cuore dell’universo in quanto ad esso fanno riferimento i pianeti, così il cuore è il sole per l’organismo umano in quanto centro vitale da cui discende la vita per tutti gli altri organi. E come il sole è al centro di un vortice attorno al quale ruotano i pianeti così il cuore si può immaginare come il centro risucchiante di un vortice verso il quale il sangue accorre dalla periferia in un flusso che diviene sempre più veloce, per poi tornare a fluire in periferia dove si espande e rallenta il suo flusso. Che il cuore sia in sintonia con il cosmo lo si può dedurre dal numero dei battiti cardiaci che tramite il ritmo del respiro riproduce i ritmi dell’anno solare cosmico.