Le malattie infiammatorie intestinali

 
Morbo di Chron, Rettocolite ulcerosa, Colon irritabile sono tutte malattie infiammatorie intestinali che possono essere acuite da un regime alimentare errato. Ecco alcune indicazioni alimentari di base,  utili anche in caso di riacutizzazione della malattia, per quando le condizioni di infiammazione intestinale migliorano e per fortificare l’intestino.
 

 
Indicazioni alimentari di base
 
1) Evitare carne, salumi, pesce, uova e formaggi (anche quello grattugiato!): il loro metabolismo intestinale determina la produzione di idrogeno solforato, altamente irritante e tossico per la mucosa enterica. Utilizzare come secondi piatti: 
-legumi 3-4 volte/sett (abituare gradatamente l’intestino iniziando con le lenticchie rosse decorticate; successivamente introdurre lenticchie verdi, fagioli, ceci, fave e soia passati al passaverdura per eliminarne la buccia e, dopo qualche settimana, provare a consumarli interi). 
-alternare ai legumi: tofu di soia e tofu di canapa 1-2 volte/sett; sono prodotti sani e gustosi e non infiammano l’intestino come i cibi di origine animale. 
 
2) Evitare il latte animale: sostituirlo con i latti di cereali (di riso, avena, orzo), di soia o di mandorla (non è quello dolcissimo del bar! Si compra nei negozi di alimenti naturali come gli altri latti vegetali). Non sono da dolcificare, possono essere consumati freddi, tiepidi o caldi.
 
3) Evitare biscotti, brioches, pasticcini, torte, prodotti di pasticceria, dolciumi in genere e bibite zuccherate. È possibile cucinare in casa ottimi dolci senza latte, uova, burro e zucchero! Per la colazione utilizzare cereali in fiocchi (es. muesli al naturale con o senza uvette e frutta secca), pane di grano duro, fette biscottate integrali, gallette di riso da spalmare con marmellata senza zucchero, malto, crema di malto e nocciole o tahin (crema di sesamo) se si preferisce una colazione salata (si trovano nei negozi di alimenti naturali).
 
4) Scegliere pasta di grano duro (quella commerciale va benissimo; non va bene la pasta fresca, all’uovo o fatta in casa con grano tenero) e altri cereali integrali in chicco (riso, farro, avena, orzo, cous cous, miglio, mais, kamut, amaranto, quinoa, grano saraceno) da cucinare asciutti (mettere una parte di cereale con 2 parti d’acqua, far cuocere per 20-30 minuti a fuoco basso lasciando assorbire tutta l’acqua) o in brodo. Il riso è il cereale dotato di maggior potere disinfiammante.
 
5) Il pane dev’essere integrale o di grano duro, meglio a lievitazione naturale.
 
6) Eliminare alcolici, caffè, succhi e bibite dolci. Preferire caffè d’orzo e tisane.
 
7) Utilizzare olio extravergine d’oliva (a crudo e per cucinare) e olio di semi di lino (solo a crudo) dotato di elevate proprietà antinfiammatorie per il suo ottimo contenuto in omega 3. È possibile consumare 2 o 3 noci al giorno (ricchissime di omega 3) a colazione o negli spuntini.
 
8) Agrumi e pomodori possono essere irritanti per la loro acidità. Preferire al sugo di pomodoro dei sughi semplici di verdure tagliate e saltate in padella con poco olio (es. zucchine, zucca, carote, peperoni, melanzane, cavolfiori, broccoli, cime di rapa…).
 
In caso di riacutizzazione della malattia consumare:
 
-una tazza di ume-sho-kuzu la mattina a digiuno (rinforza l’intestino e stimola la digestione)
Preparare il brodo di kuzu (vedi ricetta) aggiungendo una prugna umeboschi durante la cottura. Condire con qualche goccia di shoyu (salsa di soia).
-crema di riso speciale con umeboshi da consumare a colazione (condita con frutta cotta, malto, crema di nocciole o di mandorle), a pranzo e a cena (con lenticchie rosse passate, zucca, carote, tamari o tahin). È un piatto leggero, completo ed utilissimo in caso di infiammazione intestinale.
Far cuocere a fuoco basso e per 90 minuti, 1 bicchiere di riso integrale insieme a 7 bicchieri d’acqua. Al posto del sale mettere una prugna umeboschi o un cucchiaino di pasta di umeboschi. A fine cottura passare il riso in un passaverdura (o in un colino a buchi fini) per separare la crema dalla fibra; condire con un passato di lenticchie rosse, carote e/o zucca (oppure una mela cotta, un cucchiaino di malto, qualche goccia di tamari o un cucchiaino di tahin). Masticare ed insalivare bene.
 
-frutta cotta con kuzu
Cuocere per 5 minuti una tazza di frutta (tagliata a pezzetti) con poca acqua ed un pizzico di sale in una pentola coperta. In una ciotolina mettere un cucchiaio colmo di kuzu ed aggiungere qualche cucchiaio di acqua; lasciare che il kuzu s’imbeva, mescolare bene e ricoprire con mezza tazza di acqua. Quando il kuzu è perfettamente sciolto aggiungerlo alla frutta e cuocere a fuoco  lento; mescolare finchè il liquido diventa trasparente e si addensa a formare una gelatina.
 
-tè bancha (tè di tre anni che non contiene teina)
Utile come bevanda o da utilizzare come base per preparare la frutta cotta, il brobo di kuzu o l’ume-sho-kuzu. Mettere un cucchiaino di foglie a scaldare in una tazza d’acqua, lasciare bollire per 5 minuti, scolare e bere caldo.
 
-brodo di miso ed alga wakame
Il miso rinforza l’intestino e migliora la vitalità dell’organismo; l’alga wakame rilascia in cottura una mucillagine che riveste la mucosa del tubo digerente, la protegge e ne favorisce la riparazione. Ammollare qualche centimetro di alga wakame in acqua fredda, tagliarla a pezzettini e metterla a cuocere in una tazza di acqua (senza sale). Far bollire per 15-20 minuti. Spegnere il fuoco e sciogliere nel brodo un cucchiaino di miso (pasta di soia). Consumare tiepido durante i pasti. Il miso non deve mai bollire.
 
In fase acuta eliminare tassativamente: carne, salumi, latte, uova, formaggi; legumi (eccetto le lenticchie rosse decorticate); frutta secca (eccetto la crema di nocciole e di mandorle); semi oleaginosi; verdure crude e cotte (eccetto zucca e carote); frutta (eccetto quella cotta con kuzu); tè, caffè; alcolici
 
Quando le condizioni di infiammazione intestinale migliorano reintrodurre gradatamente:
-cereali in chicco e pasta (prima semi-integrali, poi integrali)
-verdura (eccetto carciofi, cicoria, fagiolini, cime di rapa ed altre varietà particolarmente fibrose)
-legumi (passarli inizialmente al passaverdura per separare la polpa dalla buccia)
-frutta fresca (meglio lontano dai pasti)
-tofu 
 
Per fortificare l’intestino:
 
-preparare un brodo di kuzu e tamari
(Il kuzu è una radice bianca, amidacea, venduta in polvere o a cubetti con spiccate proprietà toniche e disinfiammanti sulla mucosa colica; il tamari è la salsa di soia, ha un intenso sapore e va utilizzata a piccole gocce per insaporire i cibi). Ricetta: Far sciogliere in poca acqua fredda 1 cucchiaino di kuzu, mettere a scaldare 1 tazza di acqua, aggiungere il kuzu già sciolto e mescolare; far bollire la soluzione per qualche minuto finchè l’acqua non si sarà schiarita. Togliere dal fuoco, aggiungere qualche goccia di tamari e sorseggiare la mattina a digiuno e la sera prima di coricarsi
 
Ricordarsi di masticare sempre tutto molto bene: la prima digestione avviene in bocca; più si mastica (fino a 30 volte ogni boccone) e meno si affatica l’intestino!


4 comments on “Le malattie infiammatorie intestinali

  1. Daniela Marafioti on

    Buongiorno, finalmente dopo tante ricerche riesco a trovare un articolo completo che spiega bene le due fasi alternate di riacutizzazione e quiescenza dell’ infiammazione intestinale, nel mio caso specifico colite ulcerosa.
    Ho sempre avuto il dilemma del cibo integrale. Per esempio ora che sono in fase ..dormiente..vorrei introdurre nella dieta la farina D’Avena ma non so se poterla consumare integrale…tutto il resto di Macrobiotica lo seguo già con ottimi risultati.
    Grazie mille

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *