Versatili broccoli, gustosi e salutari.
Il cavolo broccolo, Brassica oleracea varietà italica Plenck, è una preziosa crocifera, originaria di un’area compresa fra Grecia, Turchia, Siria e Cipro, coltivata già a partire dal VI secolo a.C.
Pianta erbacea biennale dal portamento eretto, alta dai 30 ai 40 cm., presenta infiorescenze eduli rotondeggianti: i corimbi. L’infiorescenza principale, che può superare anche i 20 cm di diametro, si forma all’apice dello stelo: in seguito al taglio di essa, all’ascella delle foglie, si accrescono i broccoletti, dalle varie tonalità di verde, grigio tendente al blu, violaceo e rossastro, secondo le varie cultivar.
La caratteristica emissione di ricacci secondari è, molto probabilmente, la peculiarità a cui si deve la denominazione di brocco, termine obsoleto usato per germoglio.
U.S.A., Canada, Cina, Giappone, Vietnam rappresentano i maggiori paesi produttori; in Italia le principali aree coltivate si estendono in Puglia, Sicilia, Campania, Calabria, Marche, Veneto e Lazio.
I romani attribuivano al cavolo il potere di allontanare malinconia e sconforto e lo consideravano una panacea per innumerevoli disturbi; Plinio cita il broccolo come apprezzata portata di lauti banchetti.
Il pregiato ortaggio possiede interessanti qualità nutrizionali per il contenuto di proteine, fibre, vitamina A, B1, B2, C, PP, ferro, sodio, zolfo, calcio, fosforo, magnesio, zinco, rame, selenio, clorofilla, phytochemical dalla potente azione antiossidante.
Ha proprietà antianemiche, diuretiche, depurative, rinfrescanti, epatoprotettorici, tossifughe, antinfiammatorie, immunostimolanti, emollienti e vermifughe; indicato nella cura di disturbi gastrointestinali, svolge un’azione tonica sul sistema nervoso.
I broccoli possono essere inseriti nella dieta già a partire dall’ottavo mese di vita e sono particolarmente consigliati agli adolescenti e alle donne in stato di gravidanza, soprattutto centrifugati.
Numerose ed approfondite indagini epidemiologiche hanno evidenziato una stretta correlazione tra il regolare consumo di crocifere e la bassa incidenza di cancro al colon, rischio di cataratta e insorgenza di ictus.
La prelibata delicatezza al palato e la cremosità rendono i broccoli gradevoli ingredienti presenti in tipiche ricette delle cucine regionali.
Ottimi crudi, in pinzimonio o con maionese, risultano perfetti in abbinamento con la pasta, soprattutto orecchiette e rigatoni, prelibati nei risotti, eccellenti in timballi, sformati e lasagne al forno, originali in purea nell’impasto di gnocchi e polenta, in ripieni di tortelli, in svariate minestre e zuppe ortolane.
Cotti a vapore o lessati costituiscono uno squisito contorno sia conditi con salsa citronette o vinaigrette sia saltati in padella con olio o burro, aglio, peperoncino, eventualmente arricchiti con striscioline di prosciutto o dadini di pancetta.
Affogati e stufati, conservando il loro sapore deciso, esaltato da filetti di acciuga, capperi, sottaceti, fettine di uova sode, olive bianche e nere, uvetta, pinoli, accompagnano felicemente succulente salsicce di maiale, carne in genere, selvaggina e pesce.
Fritti semplicemente o in pastella, al gratin con salsa besciamella o olandese, in frittate, pizze, torte rustiche, calzoni, diventano una pietanza invitante, esaltata dall’aggiunta di salutari erbe e spezie, quali basilico, cerfoglio, erba cipollina, dragoncello, semi di cumino e di sedano, senape, timo, zafferano e zenzero.
Interessante è l’uso in cosmesi: l’acqua di cottura del versatile ortaggio possiede azione tonica, antinfiammatoria, rigenerante e cicatrizzante per l’epidermide; il succo è ingrediente di prodotti vitalizzanti contro screpolature, scottature solari e acne.
In senso figurato, broccolo si usa per stupido; nei racconti popolari del folclore irlandese, i folletti usano i gambi dei cavoli quali destrieri per compiere avventurosi e fatati viaggi notturni.
Simbolo di guadagno, è, sicuramente, un prodotto profittevole per la salute, da valorizzare e consumare frequentemente soprattutto nel freddo periodo invernale.