La farina di ceci non dovrebbe mancare nella vostra cucina. È un vero e proprio scrigno di qualità nutrizionali e gastronomiche. Cento grammi di farina di ceci contengono circa 55 g di carboidrati, 22 g di proteine, 5 g di grassi (in buona parte insaturi), 14 g di fibre, sali minerali (calcio, ferro, fosforo, potassio, ecc.) e vitamine (A e B).
Un mix ideale per ridurre il rischio di molte patologie degenerative come diabete, infarto, alcuni tumori, ma anche allergia, stitichezza, varici, emorroidi, ecc.
Dal punto di vista gastronomico, la farina di ceci è insostituibile. È infatti la materia prima di molte focacce e preparazioni tradizionali.
Presenti sulle tavole sia al centro-nord (soprattutto nell’area ligure e toscana: farinata, panissa, ecc.) che nel nostro sud (le panelle palermitane ne sono un gustoso esempio).
La farina di ceci consente inoltre, aggiunta a polpettoni, ripieni e crocchette vegetariani (preparati con cereali cotti, verdure e aromi), di dare consistenza e sapore a queste preparazioni senza ricorrere all’aggiunta di uova.
E ancora, con la farina di ceci diluita con acqua fredda si prepara una pastella con la quale rivestire verdure già sbollentate (cavolfiori, carote, zucca, melanzane ecc) e destinate alla frittura.
Insomma, un modo in più per aumentare il consumo di legumi realizzando piatti graditi da tutti.
Paolo Pigozzi
medico nutrizionista e fitoterapeuta
paolopigozzi.blogspot.it