In questo numero si parla di nuove frontiere, asparagi e ricette primaverili per intolleranti, laser, allergie mascherate, incontinenza urinaria, prima guerra, additivi, Alice Pignatti, Piona, senso del tatto, Ota Benga, giochi da scoprire, Uomo e animale, NutriMENTI, rotazioni colturali, Bio-distretti, Naturasì.

Gli inserti di «Biolcalenda»:
EfferveScienza Glaxo & i padroni del mondo
L’agenda di maggio: Eventi in Veneto e nel resto d’Italia
Calendario delle semine del mese di giugno2018

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Gli effetti della eccessiva presenza di solfiti danno luogo a effetti facilmente identificabili: stappando una bottiglia di vino, accade a volte di cogliere, nel momento stesso in cui il tappo viene estratto, un odore acre che giunge al naso creando un senso di lieve fastidio; in un tempo per fortuna lontano, accadeva perfino di percepire un vago odore di uova marce (odore tipico dell’anidride solforosa). Per porre rimedio a una simile eventualità si consiglia di scaraffare il vino,

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 Il gruppo di additivi composto dall’anidride solforosa e dai suoi sali èoggetto di frequenti critiche da parte dei nutrizionisti a causa dei problemi connessi al loro impiego. Purtroppo l’adeguamento delle normativa Italiana a quella Europea ha peggiorato la situazione, non solo ampliando la gamma dei prodotti per iquali è consentito l’impiego di questi additivi, ma aumentandone la dosi massime e concedendo ad alcuni Stati membri deroghe perlomeno sospette (a questo proposito basta confrontare le quantità consentite per la Senape di Digione con quelle previste per tutti gli altri tipi disenape,

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La maggior parte dei cibi che subiscono un trattamento industriale contengono degli additivi, sostanze estranee all’alimento naturale con lo scopo di renderlo gradevole alla vista, di nascondere difetti di produzione o di qualità, impedire fermentazioni e ossidazioni naturali, di aromatizzarlo, di dargli una consistenza densa o gelatinosa, attenuare l’acidità e così via. Sono raramente usati additivi naturali, perché più costosi e quelli che potrebbero essere ottenuti con metodo naturale sono fabbricati per sintesi chimica, così la maggior marte sono da considerarsi dannosi o sospetti.

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La maggior parte dei cibi che subiscono un trattamento industriale contengono degli additivi, sostanze estranee all’alimento naturale con lo scopo di renderlo gradevole alla vista, di nascondere difetti di produzione o di qualità, impedire fermentazioni e ossidazioni naturali, di aromatizzarlo, di dargli una consistenza densa o gelatinosa, attenuare l’acidità e così via. Sono raramente usati additivi naturali, perché più costosi e quelli che potrebbero essere ottenuti con metodo naturale sono fabbricati per sintesi chimica, così la maggior marte sono da considerarsi dannosi o sospetti.

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La maggior parte dei cibi che subiscono un trattamento industriale contengono degli additivi, sostanze estranee all’alimento naturale con lo scopo di renderlo gradevole alla vista, di nascondere difetti di produzione o di qualità, impedire fermentazioni e ossidazioni naturali, di aromatizzarlo, di dargli una consistenza densa o gelatinosa, attenuare l’acidità e così via. Sono raramente usati additivi naturali, perché più costosi e quelli che potrebbero essere ottenuti con metodo naturale sono fabbricati per sintesi chimica, così la maggior marte sono da considerarsi dannosi o sospetti.

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La maggior parte dei cibi che subiscono un trattamento industriale contengono degli additivi, sostanze estranee all’alimento naturale con lo scopo di renderlo gradevole alla vista, di nascondere difetti di produzione o di qualità, impedire fermentazioni e ossidazioni naturali, di aromatizzarlo, di dargli una consistenza densa o gelatinosa, attenuare l’acidità e così via. Sono raramente usati additivi naturali, perché più costosi e quelli che potrebbero essere ottenuti con metodo naturale sono fabbricati per sintesi chimica, così la maggior marte sono da considerarsi dannosi o sospetti.

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La maggior parte dei cibi che subiscono un trattamento industriale contengono degli additivi, sostanze estranee all’alimento naturale con lo scopo di renderlo gradevole alla vista, di nascondere difetti di produzione o di qualità, impedire fermentazioni e ossidazioni naturali, di aromatizzarlo, di dargli una consistenza densa o gelatinosa, attenuare l’acidità e così via. Sono raramente usati additivi naturali, perché più costosi e quelli che potrebbero essere ottenuti con metodo naturale sono fabbricati per sintesi chimica, così la maggior marte sono da considerarsi dannosi o sospetti.

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La maggior parte dei cibi che subiscono un trattamento industriale contengono degli additivi, sostanze estranee all’alimento naturale con lo scopo di renderlo gradevole alla vista, di nascondere difetti di produzione o di qualità, impedire fermentazioni e ossidazioni naturali, di aromatizzarlo, di dargli una consistenza densa o gelatinosa, attenuare l’acidità e così via.

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