Alcuni consigli per l’orto (per marzo e aprile)

Durante la Primavera vi è il massimo sviluppo delle forze di espansione e crescita da parte del Regno Vegetale. In questa fase annuale si assiste dunque alla rinascita vera e propria della Natura determinata dal moto solare.

Il Sole descrive degli archi ascendenti e la sua orbita nel cielo è sempre più elevata; questo determina un progressivo incremento delle ore di luce che corrisponde anche ad un maggiore impulso di sviluppo dei vegetali. Si tratta di un moto ascendente che influenza e stimola i processi vitali. Questo è uno dei motivi per cui diversi ortaggi in primavera tendono ad una precoce montata a seme; si dice anche che le piante “vanno in canna”. Ciò si verifica soprattutto nel caso di piante che si trovino in condizioni di stress dovuti a carenze idriche o nutrizionali oppure che siano soggette ad altre forme di stress o deficit vari (terreni compattati e asfittici, temperature sopra la media stagionale, eccessivo irraggiamento solare etc.). Il rispetto del calendario biodinamico può rappresentare un valido aiuto per quanto riguarda il problema della precoce montata a seme degli ortaggi e dunque risulta vantaggiosa la semina in giorni di terra e in giorni di acqua (soprattutto per ortaggi da foglia e da radice come insalate, cicorie e ravanelli).
A tal proposito sono utili anche le semine e i trapianti effettuati in Luna calante e nel “tempo favorevole per trapianti” indicato nel calendario biodinamico.

In questa fase annuale (successiva all’Equinozio di Primavera) abbiamo il simbolo zodiacale dell’Ariete ٧ che incarna e caratterizza il tipo di impulso dominante definendo, tra i suoi vari significati, un germoglio vegetale che si sviluppa spuntando dal terreno ٧. Questo simbolo ovviamente assume anche altri significati rappresentando comunque il principio stimolatore di ogni vitalità (espansione).

È possibile sostenere questo processo di crescita e sviluppo vegetale utilizzando il preparato biodinamico 500 (Cornoletame) poiché in questa fase annuale abbiamo le condizioni più favorevoli per il suo impiego, e dunque il suo utilizzo potrà risultare particolarmente vantaggioso. Lo si potrà distribuire su tutta la superficie agricola disponibile (con o senza la presenza di colture) oppure lo si potrà utilizzare come bagno-semente e come bagno-radice rispettivamente prima di semine e trapianti. Ne trarrà beneficio il suolo, ma anche e soprattutto le stesse colture. 

Nel mese di marzo è possibile seminare una importante coltura come la patata per la quale, invece, risulta particolarmente vantaggioso un bagno-semente da effettuare prima della semina utilizzando il preparato 507 a base di fiori di Valeriana officinalis. Si tratterà di inumidire i tuberi prima della loro messa a dimora (prima della semina). Sempre per la patata può risultare particolarmente utile una spolverata di cenere alla base del solco nel terreno che andrà ad ospitare questi tuberi, oppure sugli stessi tuberi. La cenere di legna andrebbe sempre setacciata prima del suo impiego per eliminare eventuali frammenti o residui indesiderati. Può apportare potassio, calcio, fosforo e magnesio ma il suo impiego deve essere limitato ed occorre comunque rispettare alcune regole (seguirà poi apposito approfondimento sull’impiego della cenere di legna in agricoltura). 

Nel mese di marzo (per il Nord Italia) è possibile mettere a dimora in pieno campo diverse colture come le lattughe da taglio, le carote, le fave, i piselli e cipolle varie. Ed anche altre importanti primizie come ravanelli, rucola, spinaci e bietola da orto. Va detto che i cambiamenti climatici e l’innalzamento delle temperature possono eventualmente consentire un certo anticipo nella messa a dimora in pieno campo di queste ed altre colture, sempre compatibilmente con le condizioni pedoclimatiche dominanti.

Mentre tra la fine di aprile e l’inizio del mese di maggio è possibile mettere a dimora in pieno campo il grande blocco degli ortaggi estivi tra cui Solanacee e Cucurbitacee, ma anche fagioli, fagiolini, basilico e sedano. Purtroppo in questa fase dell’anno sono frequenti i ritorni di freddo che potrebbero compromettere seriamente lo sviluppo delle colture estive. Si tratta di un fenomeno che negli ultimi anni ha procurato non pochi problemi a tutto il comparto agricolo, per cui sarebbe utile attendere l’arrivo definitivo della bella stagione prima di mettere a dimora gli ortaggi che risultano essere estremamente sensibili alle basse temperature (soprattutto in assenza di serre). 

È importante, sempre e comunque, effettuare lavorazioni del terreno quando questo è “in tempera”. Ciò significa che il terreno dovrà avere il giusto grado di umidità: non dovrà essere troppo umido e nemmeno troppo secco. In questo modo si potrà ottenere il miglior risultato nella preparazione del letto di semina e/o trapianto.

BUON LAVORO A CONTATTO CON MADRE NATURA!


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