humus

Perche’ e’ importante la biodinamica

L’azione del preparato 500 o Cornoletame – terza parte
Tramite il compostaggio biodinamico si ottiene un humus stabile, bilanciato ed equilibrato che darà risultati positivi a 360° e duraturi nel tempo.

Compost biodinamico e humus di lombrico come fonte primaria di humus.

Occorre altresì una trasformazione anche in merito all’uso del letame come fertilizzante tramite la pratica del compostaggio biodinamico, poiché deve essere chiaro che il preparato 500 non sostituisce le concimazioni (come l’uso del compost o i sovesci plurispecie) e non sostituisce le buone pratiche agronomiche necessarie per realizzare una valida e sana agricoltura.

Tramite il compostaggio biodinamico si ottiene un humus stabile, bilanciato ed equilibrato che darà risultati positivi a 360° e duraturi nel tempo (il letame tal quale necessita di una ulteriore elaborazione che ne prevenga una rapida mineralizzazione).

Il vantaggio dell’humus è dato dalla sua stabilità, e dalla facoltà di resistere coerentemente a vari tipi di stress senza degradarsi; dunque la sua degradazione risulta essere molto più lenta rispetto ad altre forme di sostanza organica non umificata (Amlinger et al., 2007).

Tra i requisiti più importanti di cui dispone l’humus vi è la capacità di trattenere acqua e nutrienti in quantità. L’Università di Sydney ha rilevato che i terreni biodinamici trattengono mediamente il 55% in più di acqua rispetto ai metodi di coltivazione industriali. Ciò è dovuto anche alle sostanze cementanti (colloidi organici) prodotte dalle comunità batteriche che costituiscono l’humus.

Quindi il terreno non rappresenta solamente un substrato di crescita per le piante, ma è un organoche svolge un ruolo ecologico importantissimo: i terreni sani e vitali, ricchi di humus, trattengono acqua, nutrienti e soprattutto carbonio, contrastando anche i fenomeni di erosione e di perdita di terreno (Dust bowlification). Inoltre l’humus permette lo scambio gassoso, stabilizza la struttura del suolo (migliore lavorabilità) e aumenta la sua permeabilità per via di un incremento della porosità. La moderna agronomia ha snaturato queste funzioni concentrandosi sulla produttività (con un uso massiccio di fertilizzanti di sintesi), utilizzando erbicidi e pesticidi che nel tempo hanno mortificato la naturale attività del suolo. Mentre una corretta gestione dei terreni può addirittura frenare i cambiamenti climatici per via di minori emissioni di CO2 in atmosfera, incremento della ritenzione idrica, minor dispendio energetico nella lavorazione del suolo e riduzione dell’utilizzo di input esterni. La Terra e le generazioni future ringrazieranno. Non bisogna dimenticare che la funzione del suolo è quella di sostenere la vita.

Uno dei casi più emblematici riguarda il Progetto SEKEM” a 60 km a nord-est del Cairo (Egitto), dove sono stati strappati al deserto centinaia di ettari ora divenuti terra fertile e coltivata grazie all’agricoltura biodinamica.


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