Nella quasi totalità dei casi la parola bonifica applicata agli impianti di incenerimento è una parola vuota, senza senso: i danni sono così estesi e variegati che è anche impossibile quantificarli. L’Italia si sta deindustrializzando o, almeno, questo è quanto gli addetti ai lavori vanno dicendo.
Leggi tutto >>In questo numero si parla di:
Semplice, Costellazione acquario, l’ortaggio del mese: la Zucchina, ricette con le zucchine, Svezzamento quinta parte (dal decimo all’undicesimo mese), Alimentazione, Cronache da Kakilandia, Vaccinare i bambini, Elogio della follia, omeopatia nei bambini, Gestalt, Pesticidi: No Grazie, Leggere l’orto, Gino Girolomoni, Decrescita, emergenza inceneritori, calendario delle Semine di aprile, Poesie e pensieri.
Attività culturali, corsi, conferenze, gruppi di studio organizzati dall’Associazione La Biolca.
Gli inserti di «Biolcalenda»:
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In questo numero si parla di:
Ahriman, Costellazione capricorno, l’ortaggio del mese: l’Asparago, ricette con gli asparagi, Svezzamento quarta parte (dal nono al decimo mese), Alimentazione, Cronache da Kakilandia, Domande sulla TAV, Prendersi cura, Pesticidi: No Grazie, Giù le mani dall’acqua, L’orto e il tempo, dall’Amianto agli inceneritori, Vivisezione, Decrescita contro la crisi, La lalsa semina, Calendario delle semine di aprile, Poesie e pensieri.
Attività culturali, corsi, conferenze, gruppi di studio organizzati dall’Associazione La Biolca.
A volte devo sforzarmi per non cadere nella tentazione in cui scivolarono oltre dieci secoli fa i nostri avi: alle soglie dell’anno Mille era opinione più o meno diffusa che quello sarebbe stato il momento della fine del mondo e del conseguente Giudizio Universale. “Dopo Mille anni sarà disciolto” scriveva l’Apocalisse e, dunque, senza Satana che ce ne facciamo del mondo?
Forse qualcuno ricorderà come, a seguito del rogo della De Longhi – la fabbrica del famoso condizionatore Pinguino – avvenuto a Treviso in una tiepida primavera di qualche anno fa, l’ARPAV si coprì di gloria negando qualunque condizione di pericolo.
E, magari, ci sarà anche chi ricorderà che, a qualche mese di distanza dall’evento ufficialmente privo di conseguenze, qualcuno fece analizzare le uova prodotte da pollame locale…
Ricordo vagamente un film di molti anni fa in cui un gruppo di autori televisivi ideava programmi che poi faceva "assaggiare" ad un bambino di otto anni. Nella finzione scenica la capacità critica di un ragazzino di quell’età rappresentava quella media di una popolazione di teledipendenti. Così, se i programmi erano comprensibili e, soprattutto, piacevano al piccolo collaudatore, si poteva essere certi del successo.
Leggi tutto >>L’importante è “non allarmare”. Di fronte alle continue catastrofi provocate dalla mancanza delle più elementari misure di sicurezza, l’unica preoccupazione è quella di non informare per non creare allarmismo.
Leggi tutto >>La frase è di origine latina ma più o meno tutte le lingue l’hanno fatta loro, segno evidente che il problema non ha confini. Quanto a noi, il nostro Paese pullula di controllori:
Leggi tutto >>Credo che tutti ricordino l’11 settembre 2001: due degli edifici più alti del mondo vengono attraversati da altrettanti aerei e crollano trascinando con loro chi in quel momento ci stava dentro e pure qualcuno che si trovava nelle vicinanze.
Leggi tutto >>Nel dicembre del 2006 la centrale a "biomasse" di Bando d’Argenta (Ferrara) viene chiusa. Quello che vi si bruciava era non biomassa ma di tutto un po’. Nell’inverno del 2007, uno dei tre (tre!) inceneritori di Terni viene sequestrato dalla magistratura. Che cosa succedeva là dentro?
Leggi tutto >>Pare essere destino che io non possa trattare argomenti piacevoli ma, ahimé, il filone di ricerca nel quale è capitato che io cascassi mi porta inevitabilmente ad essere un po’ pesante.
Leggi tutto >>Un concetto che corre tra le filosofie e le religioni mediterranee è quello secondo cui, quando Dio vuole mandare a quel paese una civiltà, non fa altro che accecarla. Questo è esattamente quanto sta accadendo ora.
Leggi tutto >>Una buona notizia: di tanto in tanto i miracoli succedono. A volte l’autore, o lo strumento della provvidenza celeste per chi preferisce vederla così, è del tutto ignaro di che cosa abbia combinato o, quanto meno, non si rende conto della portata intera della cosa.
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