Chi paga per i disastri ambientali?
Senza voler attribuire soverchia importanza al nostro ex-premier, la crisi economica che ci sta travolgendo è tutt’altro che un fatto psicologico come il Succitato sosteneva. Io non sono un tuttologo e nemmeno, molto più modestamente, m’intendo di economia o di finanza, ma dal mio punto di vista di ricercatore nel settore della salute e dell’ambiente scorgo non poche concause all’istaurarsi della patologia, una patologia che coinvolge il Pianeta intero.
È vero, e, in aggiunta, il Sole non costa niente, lo hanno tutti ed è, in termini pratici, inesauribile, ma è altrettanto vero che ben poco si fa in termini di ricerca e di applicazione tecnologica per catturare in modo efficiente questo diluvio di energia. I motivi che ci spingono a snobbare tanta grazia sono tanti e, a ben guardare, nessuno di questi può vantare una qualsiasi nobiltà .
A volte devo sforzarmi per non cadere nella tentazione in cui scivolarono oltre dieci secoli fa i nostri avi: alle soglie dell’anno Mille era opinione più o meno diffusa che quello sarebbe stato il momento della fine del mondo e del conseguente Giudizio Universale. “Dopo Mille anni sarà disciolto” scriveva l’Apocalisse e, dunque, senza Satana che ce ne facciamo del mondo?
Le pubblicazioni in materia parlano di un’efficacia del vaccino del 70-90%. Ma se si va a consultare il documento che il produttore ha consegnato alla Food and Drug Administration quell’efficacia precipita ad una media del 20,5% …
Leggi tutto >>Ormai da molti anni io mi occupo di ambiente e delle sue patologie. E qui bisogna essere chiari: l’ambiente è il pianeta Terra, contenente e contenuto insieme, e nel contenuto ci stiamo anche noi, noi intesi come rappresentanti dell’Homo sapiens, un animale, a ben guardare i numeri, non comune ma tanto, tanto ingombrante.
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Nascondere il pattume sotto il tappeto è diventata un’immagine ormai classica per definire un tentativo di nascondere una realtà sgradevole. Per poco pattume l’espediente può pure funzionare, almeno fino a che il tappeto resta al suo posto, ma quando quella roba diventa così tanta da riempire il tappeto di gobbe o, addirittura, da sollevarlo da terra, diventa impossibile proseguire con il giochetto. L’immagine è facilmente applicabile ad un’infinità di fatti, uno dei quali può a buon diritto essere quello del come abbiamo indirizzato la gestione globale dell’energia.
Forse qualcuno ricorderà come, a seguito del rogo della De Longhi – la fabbrica del famoso condizionatore Pinguino – avvenuto a Treviso in una tiepida primavera di qualche anno fa, l’ARPAV si coprì di gloria negando qualunque condizione di pericolo.
E, magari, ci sarà anche chi ricorderà che, a qualche mese di distanza dall’evento ufficialmente privo di conseguenze, qualcuno fece analizzare le uova prodotte da pollame locale…
Come sempre, come deve essere, la Scienza è fredda e chiara e non guarda in faccia a nessuno. Occorre sapere che in termodinamica un sistema chiuso è un sistema che non scambia massa con l’esterno, mentre può scambiare energia in ogni sua forma. A grandi linee la Terra rientra in questa classificazione: dunque, è un sistema chiuso.
Leggi tutto >>Ricordo vagamente un film di molti anni fa in cui un gruppo di autori televisivi ideava programmi che poi faceva "assaggiare" ad un bambino di otto anni. Nella finzione scenica la capacità critica di un ragazzino di quell’età rappresentava quella media di una popolazione di teledipendenti. Così, se i programmi erano comprensibili e, soprattutto, piacevano al piccolo collaudatore, si poteva essere certi del successo.
Leggi tutto >>L’importante è “non allarmare”. Di fronte alle continue catastrofi provocate dalla mancanza delle più elementari misure di sicurezza, l’unica preoccupazione è quella di non informare per non creare allarmismo.
Leggi tutto >>La frase è di origine latina ma più o meno tutte le lingue l’hanno fatta loro, segno evidente che il problema non ha confini. Quanto a noi, il nostro Paese pullula di controllori:
Leggi tutto >>Credo che tutti ricordino l’11 settembre 2001: due degli edifici più alti del mondo vengono attraversati da altrettanti aerei e crollano trascinando con loro chi in quel momento ci stava dentro e pure qualcuno che si trovava nelle vicinanze.
Leggi tutto >>Nel dicembre del 2006 la centrale a "biomasse" di Bando d’Argenta (Ferrara) viene chiusa. Quello che vi si bruciava era non biomassa ma di tutto un po’. Nell’inverno del 2007, uno dei tre (tre!) inceneritori di Terni viene sequestrato dalla magistratura. Che cosa succedeva là dentro?
Leggi tutto >>Pare essere destino che io non possa trattare argomenti piacevoli ma, ahimé, il filone di ricerca nel quale è capitato che io cascassi mi porta inevitabilmente ad essere un po’ pesante.
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