Contributo per il VII Congresso Nazionale di Medicina Democratica
Il termine “pesticida” è genericamente usato per indicare tutte le sostanze che interferiscono, ostacolano o distruggono organismi viventi (microrganismi, animali, vegetali). In questo articolo ci riferiamo ai pesticidi usati in agricoltura ( meglio indicati come “fitofarmaci”), ovvero a tutte quelle sostanze che caratterizzano l’agricoltura su base industriale ( diserbanti, fungicidi, agenti chimici usati per difendere le colture da insetti, acari, batteri, virus, funghi e per controllare lo sviluppo di piante infestanti).

Leggi tutto >>

C’è una correlazione tra la dieta e allergie e intolleranze?
Non è una novitĂ :  giĂ   il Rapporto della Commissione Europea sull’utilizzo di additivi alimentari nell’Unione Europea del 2001,  segnalava una preoccupante eccedenza dei valori consentiti di consumo di additivi nella popolazione infantile:  la stragrande maggioranza di quelli utilizzati dall’industria alimentare.  Peccato che  l’assunzione di additivi e  i  limiti percentuali  imposti per  legge negli alimenti,   fanno riferimento alla popolazione adulta,  non tengono conto dei bambini.

Leggi tutto >>

Cronache vacanziere

Tornando a casa, sull’autostrada verso Milano, ci viene voglia di una pizza e allora perchĂ© no? Alla prima area di servizio ci fermiamo. L’insegna “Chef Express” ci induce a credere che forniremo al nostro stomaco viaggiatore un po’ di materiale sano. In fondo, ci diciamo, anche se “express” che cosa ci vuole a fare una pizza decente? Sbagliamo.

Leggi tutto >>

 
A volte mi stupisco di quanta ingenuità e scarsa informazione caratterizzi giornalisti (e questo passi) e politici (e questo è grave, specialmente se hanno grande influenza sulla nostra salute). Mi riferisco a quello che si sente dire o si legge sui giornali in merito all’ormai famoso batterio killer Escherichia coli.

Leggi tutto >>

Parliamo dei coloranti: sostanze aggiunte a moltissimi nostri alimenti senza che ce ne sia l’effettiva necessità. Eh già, i coloranti servono solamente ad ingannare l’occhio, a ripristinare il colore originario, perso durante i molti trattamenti industriali a cui vengono sottoposti alcuni alimenti, oppure per illuderci di una freschezza che non c’è più. Ma perché un dentifricio e uno sciroppo al sapore di menta devono per forza essere verdi?

Leggi tutto >>

 
Gli effetti della eccessiva presenza di solfiti danno luogo a effetti facilmente identificabili: stappando una bottiglia di vino, accade a volte di cogliere, nel momento stesso in cui il tappo viene estratto, un odore acre che giunge al naso creando un senso di lieve fastidio; in un tempo per fortuna lontano, accadeva perfino di percepire un vago odore di uova marce (odore tipico dell’anidride solforosa). Per porre rimedio a una simile eventualità si consiglia di scaraffare il vino,

Leggi tutto >>

 Il gruppo di additivi composto dall’anidride solforosa e dai suoi sali èoggetto di frequenti critiche da parte dei nutrizionisti a causa dei problemi connessi al loro impiego. Purtroppo l’adeguamento delle normativa Italiana a quella Europea ha peggiorato la situazione, non solo ampliando la gamma dei prodotti per iquali è consentito l’impiego di questi additivi, ma aumentandone la dosi massime e concedendo ad alcuni Stati membri deroghe perlomeno sospette (a questo proposito basta confrontare le quantitĂ  consentite per la Senape di Digione con quelle previste per tutti gli altri tipi disenape,

Leggi tutto >>

La maggior parte dei cibi che subiscono un trattamento industriale contengono degli additivi, sostanze estranee all’alimento naturale con lo scopo di renderlo gradevole alla vista, di nascondere difetti di produzione o di qualità, impedire fermentazioni e ossidazioni naturali, di aromatizzarlo, di dargli una consistenza densa o gelatinosa, attenuare l’acidità e così via. Sono raramente usati additivi naturali, perché più costosi e quelli che potrebbero essere ottenuti con metodo naturale sono fabbricati per sintesi chimica, così la maggior marte sono da considerarsi dannosi o sospetti.

Leggi tutto >>

La maggior parte dei cibi che subiscono un trattamento industriale contengono degli additivi, sostanze estranee all’alimento naturale con lo scopo di renderlo gradevole alla vista, di nascondere difetti di produzione o di qualità, impedire fermentazioni e ossidazioni naturali, di aromatizzarlo, di dargli una consistenza densa o gelatinosa, attenuare l’acidità e così via. Sono raramente usati additivi naturali, perché più costosi e quelli che potrebbero essere ottenuti con metodo naturale sono fabbricati per sintesi chimica, così la maggior marte sono da considerarsi dannosi o sospetti.

Leggi tutto >>

La maggior parte dei cibi che subiscono un trattamento industriale contengono degli additivi, sostanze estranee all’alimento naturale con lo scopo di renderlo gradevole alla vista, di nascondere difetti di produzione o di qualità, impedire fermentazioni e ossidazioni naturali, di aromatizzarlo, di dargli una consistenza densa o gelatinosa, attenuare l’acidità e così via. Sono raramente usati additivi naturali, perché più costosi e quelli che potrebbero essere ottenuti con metodo naturale sono fabbricati per sintesi chimica, così la maggior marte sono da considerarsi dannosi o sospetti.

Leggi tutto >>

La maggior parte dei cibi che subiscono un trattamento industriale contengono degli additivi, sostanze estranee all’alimento naturale con lo scopo di renderlo gradevole alla vista, di nascondere difetti di produzione o di qualità, impedire fermentazioni e ossidazioni naturali, di aromatizzarlo, di dargli una consistenza densa o gelatinosa, attenuare l’acidità e così via. Sono raramente usati additivi naturali, perché più costosi e quelli che potrebbero essere ottenuti con metodo naturale sono fabbricati per sintesi chimica, così la maggior marte sono da considerarsi dannosi o sospetti.

Leggi tutto >>

La maggior parte dei cibi che subiscono un trattamento industriale contengono degli additivi, sostanze estranee all’alimento naturale con lo scopo di renderlo gradevole alla vista, di nascondere difetti di produzione o di qualità, impedire fermentazioni e ossidazioni naturali, di aromatizzarlo, di dargli una consistenza densa o gelatinosa, attenuare l’acidità e così via. Sono raramente usati additivi naturali, perché più costosi e quelli che potrebbero essere ottenuti con metodo naturale sono fabbricati per sintesi chimica, così la maggior marte sono da considerarsi dannosi o sospetti.

Leggi tutto >>

La maggior parte dei cibi che subiscono un trattamento industriale contengono degli additivi, sostanze estranee all’alimento naturale con lo scopo di renderlo gradevole alla vista, di nascondere difetti di produzione o di qualità, impedire fermentazioni e ossidazioni naturali, di aromatizzarlo, di dargli una consistenza densa o gelatinosa, attenuare l’acidità e così via.

Leggi tutto >>